L’Elimination Communication riduce il pianto inspiegabile nei bambini?

L’Elimination Communication è un modo gentile e non coercitivo per rispondere ai bisogni di eliminazione dei bambini, anche nei neonati.

La Trinity Western University  (Canada) ha preso in esame il pianto delle prime settimane di vita dei neonati, in letteratura risulta che hanno un picco di pianto intorno alle 6-8 settimane fino a risolversi intorno ai 3 mesi.

Hanno ipotizzato che nei bambini i cui genitori che praticano l’EC (Elimination Communication), e che quindi attraverso il tempismo, posizione accovacciata, supportata e sicura, abbiano una riduzione del pianto. Quest’idea è nata perché in etnie di raccoglitori-cacciatori i bambini piangono di meno rispetto al “mondo occidentale”.

E’ stato fatto uno studio pilota, monitorando il pianto dei bambini a 4-6-8-12 settimane utilizzando un diario giornaliero del bambino di 24 ore.

Sono stati calcolati i dati “base” dalla letteratura presente al momento dello studio e confrontati con i dati raccolti.

Ne è risultato che i bambini dello studio pilota piangevano dal 50,3% in meno fino al 70,9% in meno nella settimana 6 rispetto agli studi in letteratura.

Inoltre analizzando i dati non è stato trovato un picco di pianto nello studio pilota. Ma nei bambini che avevano più episodi di pianto nell’arco di una stessa giornata si traducevano in più possibilità di eliminazione. I genitori offrivano cioè più spesso la possibilità di far pipì o pupù.

Questa ricerca suggerisce quindi che la pratica dell’EC riduce il pianto nel neonato nelle prime settimane di vita (suggeriscono di effettuare altri studi per approfondire ulteriormente l’argomento, ancora poco preso in esame dalla comunità scientifica).

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DOI: 1016/j.mehy.2020.109811

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